
PIANTE MEDICINALI RACCOMANDATE DALLA SANTISSIMA VERGINE MARIA COME AIUTO E BENEDIZIONE PER TUTTI I SUOI FIGLI
L’UMANITÀ USA UN MODO DI
NUTRIRSI COMODO, MA FORTEMENTE NOCIVO PER L’ORGANISMO UMANO
Il Cielo già da tempo ci aveva avvertiti che le grandi potenze si stavano armando e ci aveva chiesto di pregare per i governanti delle grandi potenze, affinché potessero discernere sull’impatto di una terza guerra mondiale con la quale soffriremo tutti e per questo il Signore ci sta chiamando con l’intelligenza della quale ci ha dotato, a tenere nelle nostre case i sacramentali e l’acqua benedetta.
Ci ha detto che se benediciamo gli alimenti che sono contaminati – sempre avendo tanta fede – questi non potranno causarci danno. Ci ha invitato a fare scorte di molte cose, in recipienti ermetici, per poter superare questi tempi difficili e questi momenti tessibili che stanno per arrivare.
Qui di seguito elenchiamo un estratto, delle indicazioni che il Cielo ci ha dato per i momenti che verranno e di fronte a malattie sconosciute, possiamo contare sull’aiuto di piante medicinali specifiche per affrontare quello che nemmeno la scienza riuscirà a fermare. In molti messaggi, il Cielo stesso ci dice: “NON SIETE SOLI”, e per farci comprendere la portata infinita di queste parola, riceviamo questi medicamenti naturali, che assieme alla Fede, alla Preghiera, ai Sacramentali e all’Acqua Benedetta, saranno il nostro ausilio.
L’amore di Cristo e della Madonna è infinito, tanto che nei messaggi ci allertano e ci danno la soluzione per curare malattie sconosciute, avendo chiaro che la Fede è il filo conduttore del Miracolo.
Si raccomanda di consultare un medico o uno specialista di rimedi naturali, per verificare le indicazioni appropriate ad ogni persona.
Malattie sconosciute continueranno ad attaccare l’umanità, una dopo l’altra, ma appena si avvicineranno all’uomo, io vi fornirò i rimedi naturali per combatterle.
SANTISSIMA VERGINE MARIA, 13 Ottobre 2014
Non dimenticatevi che questa Madre si mantiene attenta ai mali che angosciano i Suoi figli.
NOSTRO SIGNORE GESÙ’ CRISTO, Maggio 2009
Se siete ammalati, spruzzate gli alimenti con acqua benedetta e tenete presente l’uso di piante medicinali che Mia Madre vi ha indicato di utilizzare per questi casi imprevisti.
Un’altra malattia si propagherà’, colpendo le vie respiratorie; è estremamente contagiosa. Per combatterla conservate l’acqua benedetta, utilizzate il biancospino e la pianta di ECHINACEA.
SANTISSIMA VERGINE MARIA, 31 Gennaio 2015
PROPRIETÀ DELLE PIANTE MEDICINALI
Echinacea
- Nome scientifico: Echinacea purpurea
Nome comune: Echinacea
Famiglia: Asteraceae

Indicazioni e Dosi:
Riduce i sintomi del raffreddore (mucosità, tosse, febbre) accelera il recupero; diminuisce le malattie del sistema respiratorio: sinusiti, faringiti, bronchiti, ecc.; blocca l’azione di virus e batteri; potenzia il sistema immunitario. Infusioni: si impiegano le foglie e l’estratto secco della radice. Il primo giorno 5 tazze, riducendo il numero di tazze con la diminuzione dei sintomi. Gocce: 20 gocce al giorno per due mesi, quindi si sospende per due mesi.
Controindicazioni:
Può causare reazioni allergiche nei bambini minori di dodici anni. Non è raccomandata in caso di malattie autoimmuni o epatiche. Consultare un medico in caso di gravidanza o durante l’allattamento. Potrebbe interagire con sostanze e medicamenti; riduce la capacità dell’organismo di scomporre la caffeina e rende difficoltosa la sintesi dei medicinali che vengono eliminati dal fegato. Si raccomanda di cominciare già ora ad assumerla, ma bisogna rispettare la sospensione dell’assunzione indicata nella posologia.
Osservazioni:
Per maggiori informazioni vedere la scheda relativa, o fare clic QUI
Biancospino
- Nome scientifico: Randia aculeata, Randia karstenii
Nome comune: Biancospino
Famiglia: Rubiaceae

Indicazioni e Dosi:
Aumenta i livelli di emoglobina dopo il morso di un serpente. I frutti verdi si utilizzano contro la diarrea e le leucorree mucoidi. Insufficienza cardiaca: alterazioni nel ritmo cardiaco, tachicardia, aritmia. Prevenzioni di angina pectoris, recupero post infarto. Sedativo. Per trattare i sintomi di nervosismo o ansietà. Somministrare dopo i pasti. Insufficienza cardiaca: 160-900 mg al dì, divisi in 2-3 dosi. L’infusione delle sole foglie viene raccomandata per una malattia sconosciuta che produrrà febbre alta, labbra scure, bluastre, movimenti spasmodici e forti contrazioni. Mettere in infusione un pugno di foglie di biancospino in acqua bollente e coprire il recipiente lasciando in infusione per 8 minuti. Assumere questa tisana durante il giorno e la notte fino alla diminuzione dei sintomi della malattia.
Controindicazioni:
Nessuna controindicazione conosciuta, tuttavia non se ne raccomanda l’uso in concomitanza con l’assunzione di medicinali per problemi cardiaci o circolatori e benzodiazepine (che agiscono sul sistema nervoso centrale e contro l’insonnia), se non sotto il controllo di uno specialista.
Osservazioni:
“La Madonna mi ha annunciato una malattia che attaccherà il sistema nervoso e il sistema immunologico, causando gravi problemi alla pelle, e in questi casi mi ha detto di utilizzare la foglia della pianta di ortica e del ginkgo.
Riflessione di Luz de María, 10 Novembre 2014
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Geranio
- Nome scientifico: Pelargonium
Nome comune: Geranio comune
Famiglia: Geraniaceae

Indicazioni e uso:
Per le sue proprietà e i suoi benefici viene utilizzato:
- Nel trattamento di acne, dermatiti, eczemi, ustioni e ulcere.
- Aiuta a sbiadire le cicatrici e le macchie della pelle.
- Per alleviare i dolori muscolari (olio) e i problemi circolatori.
- Come potente agente di guarigione è usato per guarire le ferite (emostatico).
- Il suo olio è molto efficace nella pulizia naturale e direttamente sulla pelle.
- Come antinfiammatorio e nel sollievo dai dolori mestruali.
- Ha proprietà antibatteriche, quindi impedisce ai microbi di svilupparsi nelle ferite con proprietà antimicotiche e antisettiche.
- Come co-aiuto nella crescita delle cellule del corpo (rigenerazione), in quanto promuove la salute delle cellule, e incoraggia il riciclaggio delle cellule morte.
- Non esiste una dose in quanto tale, tutto dipende dall’uso da dare e dalla condizione da trattare
Messaggio Della Santa Vergine sull’uso del geranio
Il 20 aprile 2020, durante un cenacolo, la Santa Vergine Maria ha raccomandato a Luz de María l’uso del geranio, una pianta che ha proprietà che favoriscono la cura delle malattie della pelle; e ha spiegato che quelle malattie arriveranno, e che per curarle dobbiamo possedere quella pianta e saperla usare.
Ginkgo biloba
- Nome scientifico: Ginkgo biloba L.
Nome Comune: Gingo
Famiglia: Ginkgoaceae

Indicazioni e Dosi:
Migliora la circolazione del sangue: circolazione degli arti inferiori, delle arterie coronarie, capo, vista, capillari cerebrali. Regola l’ipertensione, l’asma, la depressione, le vertigini, l’arteriosclerosi. Possiede un effetto protettivo cerebrale contro la demenza senile, emorragie e malattie neuro-degenerative. Agisce sul comportamento, sull’apprendimento e sulla memoria. Cattiva circolazione: 120 mg al giorno di estratto di Ginko ripartito in 3 somministrazioni. Malattie del cerebro: tra i 60 e i 240 mg giornalieri di Ginkgo, distribuite in 3 assunzioni nel corso della giornata. Asma e allergia: 120 mg al giorno di estratto ripartito in 3 somministrazioni.
Controindicazioni:
Se assunta in quantità maggiori a quelle indicate, può causare problemi del sonno, nervosismo, vomito o diarrea. Può causare mal di testa nel corso dei due primi giorni del trattamento. Non somministrare ai minori di 2 anni. Consultare un medico in caso di gravidanza o allattamento. L’assunzione di ginkgo assieme ad altri medicinali che fluidificano il sangue, colme l’aspirina, il warfarin o l’eparina, potrebbero dare corso ad emorragie. Non assumere nei giorni precedenti ad un intervento chirurgico o nei due mesi successivi. Da assumersi solo sotto forma di preparato sanitariamente controllato. I preparati di foglie fatti in casa, possono risultare tossici e produrre allergie.
Osservazioni:
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Urtica dioica
- Nome scientifico: Urtica dioica L.
Nome comune: Ortica
Famiglia: Urticaceae

Indicazioni e Dosi:
Le sue proprietà riconosciute sono di: antiossidante, diuretico, antiinfiammatorio, antivirale, analgesico, antimicrobico, epatoprotettore. Utilizzata anche in casi di: reumatismi, eczemi, anemie, emorragie nasali e mestruali, nefriti, ematuria, diarrea, asma, Alzheimer, diabete, calcoli renali. Favorisce la digestione e la circolazione sanguigna. Digestione, stipsi: infusione di 2 cucchiai di foglie secche per 1 litro di acqua bollente. Assumere 3 volte al giorno prima dei pasti. Diarrea, tubercolosi, asma e come diuretico: fare un decotto della radice secca per 10 min. Assumerne 3 tazze al giorno. Circolazione ed emorragie: Schiacciare la pianta, setacciare la polpa, per ottenere il succo. Prenderne ½ tazza al giorno, ¼ la mattina e ¼ la sera. Ittero: decotto di 5 cucchiai della pianta essiccata per ogni litro di acqua. Assumerne un paio di tazze al giorno. Diabete: bollire un pugno di ortiche in acqua e prenderne 3 tazze al giorno. Antianemica: infusione di 1 cucchiaio della pianta secca per tazza, 3 volte al giorno. Si dovrebbero assumere almeno 3 bicchieri di succo d’ortica alla settimana, meglio sarebbe 1 bicchiere al giorno. Si possono fare delle applicazioni sotto forma di compresse o cataplasmi della pianta, direttamente sulla parte da trattare: ulcere, eruzioni cutanee, gonfiori. Lesioni della pelle: a contatto con la pianta.
Controindicazioni:
Per i diabetici, si possono verificare variazioni nel livello degli zuccheri, se viene assunta in grandi quantità; prestare attenzione per non andare in ipoglicemia. Può interessare la pressione arteriosa ed interferire con i medicinali per controllare l’ipertensione. E’ controindicata nei casi di insufficienza renale. Non assumere in caso di nefriti o infiammazione ai reni, né in gravidanza. Alto contenuto di calcio, ferro, fosforo e magnesio. Le ortiche sono piante silvestri commestibili, sempre se raccolte in luoghi puliti, liberi da animali al pascolo e da pesticidi agricoli. Per evitare irritazioni alla pelle, indossare i guanti durante la raccolta. Lasciare riposare per mezza giornata prima di utilizzarle fresche. Poiché contengono peli e tricomi molti irritanti, è necessario filtrare le preparazioni. Si possono conservare ed utilizzare le foglie secche.
Osservazioni:
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La peste viene rinnovata da chi serve l’anticristo e sta a guardare mentre l’economia soccombe. Figli, di fronte a questo, vi invito, a prendervi cura della salute mediante quello che la natura vi offre per il bene del corpo e per la malattia attuale: usate L’Artemisia annua.
SANTISSIMA VERGINE MARIA, 11 Ottobre 2014
Artemisia annua
- Nome scientifico: Artemisia annua L.
Nome comune: Artemisia
Famiglia: Asteraceae

Indicazioni e Dosi:
Combatte il parassita della malaria, apporta miglioramenti in caso di psoriasi e di leucemia. Ha proprietà antimicrobiche. Potenzia il sistema immunitario, combatte l’Ebola, la febbre, l’epatite B e C, l’HIV, la pressione arteriosa alta, è un antinfiammatorio, un antiossidante ed è un immunosoppressore.
Infusione: 4 infusioni al giorno per 1 settimana o 1 al giorno a livello preventivo.
Mettere da 5 a 10 gr. della pianta secca in 500 ml. di acqua portare a ebollizione e lasciare in infusione per 10 min. prima di assumere la bevanda.
Malaria: il té si deve assumere da 7 giorni, fino a 12 giorni, prendendo ogni precauzione per evitare nuove infezioni.
Controindicazioni:
Non va assunta dalle donne in stato di gravidanza o durante l’allattamento, né dalle persone che assumono anticoagulanti quali il WARFARIN. Può causare vomito, diarrea, dolori addominali, orticaria, nausea, bradicardia o ipoglicemia. Il contatto con la pianta può causare reazioni allergiche. Non utilizzare per un tempo prolungato perché si accumula sui nervi.
Interazioni:
Con il succo di pompelmo e con medicinali che si metabolizzano per citocromi (proteine del fegato).
Osservazioni:
Coltivare la pianta: Si può facilmente coltivare in qualsiasi terreno o in casa, c’è bisogno soltanto di un vaso e di un balcone dove tenerla; le foglie sono aromatiche, può crescere fino a circa 2 metri di altezza ed è abbastanza semplice cimentarsi nella coltivazione. La pianta è annuale, ma una sola pianta darà centinaia di semi, assicurandovi di poterla coltivare per sempre. Una sola pianta darà foglie e sommità fiorite sufficienti da poter essiccare ed averle a disposizione quando se ne avrà bisogno. Se viene essiccata in modo adeguato e si conserva in recipienti ben chiusi e lontani dalla luce e dal calore eccessivo, l’Artemisia annua si conserva per 2/ 3 anni, assieme a tutto il suo potenziale.
Medicinale, contro la malaria, può uccidere il parassita della malaria più mortale in meno di una settimana e migliora alcuni casi di psoriasi e di leucemia. In Cina è stato utilizzato per trattare la febbre per più di 2.000 anni. Ha un’azione anti-microbica. Il Professor Henry Lai e l’assistente Professor Narendra Singhj, ambedue dell’Università di Washington, hanno effettuato una ricerca, che prova le proprietà chimiche dell’artemisia, ottenute dall’Artemisia annua. L’esperimento ha provato di non avere nessun impatto sulle cellule sane, ma l’attacco è stato selettivo sulle cellule “cattive”, lasciando le “buone” intatte. Nelle prime otto ore, solo il 25 % delle cellule cancerogene sono sopravvissute e dopo 16 ore, quasi tutte le cellule cancerogene erano morte. Uno studio precedente realizzato con cellule leucemiche, ha portato a risultati ancora più impressionanti. Queste cellule sono state eliminate nel giro di otto ore. Il test è già stato effettuato sugli animali, ma deve passare alla fase successiva per essere approvato. Indicazioni: Secondo Josep Pamies, l’Artemisia annua, oltre ad essere una pianta straordinaria perché potenzia il sistema immunitario, può essere utilizzata per vincere malattie virali come l’ebola.
Raccomanda di impiegare l’Artemisia annua in infusioni, facendo quattro infusi al giorno, per la durata di una settimana oppure una al giorno a livello preventivo. Secondo Fatima Solé affermata naturopata, ci sono diversi modi di assumerla. Concorda con Josep Pamies riguardo all’infuso della pianta essiccata, o della pianta essiccata in polvere, ma aggiunge che in alcuni luoghi dell’Asia, le sue foglie fresche si consumano nelle insalate, anche se dice che sono un po’ amare. Secondo Anamed, nella letteratura scientifica, tre studi cinesi rilevano che si possono consumare le foglie di Artemisia annua polverizzate direttamente sotto forma di polvere, mischiata con dell’olio. Spiega anche che la vita media dell’Artemisia annua è molto breve, solo un’ora e mezza, per questo, per curare la malaria, raccomanda che il tè si prenda per 7 giorni, a volte fino a 12 giorni e si devono prendere tutte le precauzioni per evitare una nuova infezione. Rischi conosciuti: Molte persone l’hanno già assunta contro la malaria e i dati storici la danno come sicura.
Per il video che descrive tutti questi rimedi naturali: fare clic QUI
Amati, quale Madre che vede più in là di quanto voi possiate vedere, vi invito a consumare la MORA. E’ un purificatore naturale del sangue e in questo modo si renderà l’organismo più resistente ai mali che angosceranno l’umanità. Voi non sapete che la maggior parte dei virus e dei batteri che vi colpiscono, sono stati creati dallo stesso uomo, per esercitare il potere su tutta l’umanità.
SANTISSIMA VERGINE MARIA, 11 Ottobre 2014
L’UMANITÀ IMPIEGA UN’ALIMENTAZIONE COMODA, MA TOTALMENTE NOCIVA PER L’ORGANISMO UMANO, CHE LO DISTRUGGE E LO FA AMMALARE CONTINUAMENTE.
In questo momento l’organismo dell’uomo è saturato dalla cattiva alimentazione, che favorisce di conseguenza una debilitazione dell’organismo e nuove malattie che colpiscono l’uomo, causandogli grandi mali. Luz de Maria chiede alla Madonna cosa si debba fare per rendere l’organismo più resistente alle epidemie in arrivo. La Madonna risponde: Miei Amati, utilizzate l’acqua, precedentemente bollita e iniziate GIA’ da adesso la disintossicazione dell’organismo, assumendo tutta l’acqua che potete, in questo modo l’organismo si andrà purificando. Si consiglia di bere almeno 2 litri di acqua al giorno.
SANTISSIMA VERGINE MARIA, 13 Ottobre 2014
Io non vi abbandono. Non scordate di avere in casa l’uva benedetta nel Mio Nome, per i momenti di carestia.
NOSTRO SIGNORE GESÙ’ CRISTO, 27 Ottobre 2014
NOTE IMPORTANTI SULL’USO DELL’UVA BENEDETTA

Gesù stesso ci dà istruzioni di cercare un sacerdote e chiedergli la benedizione di un grappolo d’uva e anche di un solo acino, visto che con un acino si possono nutrire due persone e resistere in questo modo senza mangiare, se si ha fede e se la persona è debitamente preparata.
Questo servirà per i tempi di carestia alimentare.
Per benedire altra uva: Con l’uva benedetta dal sacerdote, si procede a benedirne dell’altra, nel modo seguente: Lasciare attaccato ad ogni acino un pezzetto del picciolo che la unisce al grappolo; per questo si raccomanda di usare le forbici. Si deve benedire ogni acino dell’uva, uno alla volta con l’acino precedentemente benedetto, tracciando il segno della croce e dicendo:
“Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, Amen.”
In seguito si invasa l’uva benedetta in vasi di vetro sterilizzato, aggiungendo semplice brandy. Chiudere ermeticamente il vaso e l’uva si conserverà in questo modo fino a quando avrete necessità di consumarla.
Una volta fatto, si può dare ad altre persone un acino di questa uva benedetta, di modo che anche altri possano preparare la loro uva. 15 anni fa Cristo ci aveva sollecitato a benedire l’uva e gli acini si trovano tuttora in buono stato. Se in qualche paese non fosse possibile trovare l’uva, si può utilizzare un altro tipo di frutta che abbondi in quel luogo, che sia di piccole dimensioni come l’uva.
Quando Cristo mi ha nuovamente fatto questa richiesta delle uve benedette, mi sono ricordata anche dell’Uva di San Damiano, che condivido qui di seguito. Durante una delle apparizioni della Santissima Vergine Maria a Mamma Rosa Quattrini (già deceduta), veggente di San Damiano (1964-1970), Italia, la Madonna le benedisse un grappolo d’uva, dicendole che quegli acini avrebbero sostentato tutti coloro che avessero avuto fede nel valore alimentare di questi acini e ci si nutrissero nei giorni dell’anticristo (il “marchio della bestia”, le guerre, la fame, la siccità, le piaghe, le catastrofi, le calamità e le malattie).
Un acino d’uva avrebbe fornito tutto il nutrimento necessario a una persona per l’intera giornata. In seguito la Santissima Vergine Maria ha indicato come trasferire la benedizione da un acino di Uva Benedetta a un altro grappolo di uva, perché la gente ne possa beneficiare. Si lava il grappolo d’uva, con gli acini attaccati al grappolo in una soluzione di acqua con l’aggiunta di una o due gocce di sapone liquido, poi si sciacquano e si asciugano.
Si tagliano gli acini con le forbici, uno ad uno, cercando di lasciare un pezzetto di picciolo ad ogni acino. Si prende un acino di Uva Benedetta e si frega su ogni altro acino ancora non benedetto, tracciando il segno della croce dicendo:
“Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.”
Si prende un recipiente in vetro, a chiusura ermetica, si riempie il vaso di uva fino a ¾ e si copre fino all’orlo con Brandy o Grappa e si ripone in luogo fresco e al buio.
Recentemente sono venute alla luce certe profezie in cui si dice che i soldati che combatteranno sotto la bandiera di Gesù e Maria contro le forze dell’anticristo, saranno guidati da San Michele Arcangelo.
Questi uomini saranno pieni di forza e non avranno bisogno di nutrimento. Questo fatto meraviglierà le altre persone che si uniranno a questi soldati, facendo crescere le piccole forze Mariane fino ad essere un esercito gigantesco. Loro combatteranno per demolire le forze dell’anticristo.
La Santissima Vergine ha comunicato a molti santi e veggenti che queste truppe saranno alimentate dal Cielo. Forse le Uve Benedette sono uno dei molti miracoli dei tempi della fine, ai quali si riferiscono i santi dei tempi passati nelle loro visioni.
“Lui ci aveva detto che le grandi potenze si stavano armando e ci aveva chiesto di pregare per i governanti delle grandi potenze, affinché potessero discernere sull’impatto di una terza guerra mondiale con la quale soffriremo tutti e per questo il Signore ci sta chiamando con l’intelligenza della quale ci ha dotato, a tenere i sacramentali e l’acqua benedetta.
Ci ha detto che se benediciamo gli alimenti che sono contaminati – sempre avendo molta fede – non ci causeranno danno. Ci ha invitato a fare scorte di molte cose, in recipienti ermetici, per poter superare questi tempi, questi momenti.”
LUZ DE MARÍA, 22 APRILE 2010
░░░ ALLEGATO ░░░
“L’echinacea: uno scudo per proteggere le tue difese immunitarie”
MESSAGGIO PRIVATO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO A LUZ DE MARIA
Novembre 2012
“Il Cielo non abbandona i Suoi figli fedeli, per questo ha dato raccomandazioni per combattere la contaminazione degli alimenti, specialmente per coloro che vivono in luoghi dove la maggior parte degli alimenti è o sarà contaminata.
Figlia amata, un cucchiaio di miele ed alcune noci saranno alimento sufficiente alla sopravvivenza del corpo; provvederanno il necessario perché tutti gli organi funzionino debitamente. Questo riportalo ai Miei figli, affinché sia una benedizione per loro nei momenti di carestia.”
L’impiego più frequente e più conosciuto, è per ridurre i sintomi del raffreddore comune. Questo si deve alle sue due principali proprietà: la sua capacità di rafforzare e di potenziare il sistema immunitario – è un antibiotico naturale, capace di attivare la nostra produzione di leucociti – e come anti infiammatorio.
E’ dimostrato che contribuisce a diminuire la febbre, la mucosità e la tosse causata dal raffreddore e da altre malattie del Sistema Respiratorio. Accelera anche il processo di recupero e nonostante gli studi medici non confermino in modo definitivo che, prendendola in forma preventiva si possano evitare queste patologie, ne minimizza comunque gli effetti.
Oltre ad essere impiegata per le malattie dell’apparato respiratorio (sinusite, bronchite, faringite…), ha un ulteriore serie di applicazioni – per la maggior parte in relazione ai processi infettivi, dove agisce come bloccante dell’azione di virus e batteri. Descrizione della pianta La Echinacea purpurea-eastern o purple-coneflower in inglese, della famiglia delle Asteraceae, Composite (famiglia delle margherite) in quanto tale presenta una disposizione basale delle foglie “a rosetta” e un’infiorescen-za a capolino sulla sommità di uno stelo glabro.
I fiori sono color viola carico ed emettono un odore aromatico debole, con una radice nera e dal sapore piccante. Si tratta di una pianta perenne originaria delle praterie dell’America Nord-occidentale che può raggiungere un’altezza di circa 40-100 cm e che ha in primavera il suo massimo periodo di crescita mentre d’inverno secca. Per quanto riguarda la coltivazione, l’echinacea si accontenta di un suolo povero, è poco adatta a sopportare una siccità del suolo, anche momentanea e inoltre tollera soltanto leggermente la salinità del suolo.
Come esposizione non tollera situazioni ombreggiate. La temperatura minima sopportata dalla pianta è dell’ordine di -36°C. viene usata come pianta medicinale e ornamentale. Dosi Come per tutte le piante impiegate in fitoterapia, l’uso dell’echinacea non deve essere effettuato senza aver consultato un esperto, che ci indicherà le dosi e gli intervalli di tempo di assunzione. La quantità giornaliera raccomandata e la durata del trattamento, dipenderanno dalla prescrizione dell’esperto e dalla patologia da trattare.
Per esempio, quando si tratta di raffreddori, nel caso di pillole, si raccomanda di non prenderle più di 3 volte al giorno, nè di prolungarne l’assunzione per più di due settimane. Per le infusioni, generalmente si utilizzano le foglie e l’estratto secco della radice, in base alla concentrazione delle dosi, si possono prendere fino a cinque tazze da tè al giorno, il primo giorno di raffreddore, per poi ridurre in seguito il numero di tazze, mano a mano che i sintomi si alleviano.
Controindicazioni Esistono studi scientifici che avallano i suoi effetti benefici. Recentemente, il Comitato Europeo di Erbe Medicinali (HMPC) ha avvertito che l’echinacea può causare reazioni allergiche nei bambini di età inferiore ai dieci anni. Alcune di queste reazioni allergiche sono: · Orticaria, infiammazione della pelle ed eruzioni. · Anafilassi (reazione immunitaria generalizzata dell’organismo).
Asma e problemi respiratori. Tanto meno se ne raccomanda l’uso alle persone che soffrono di malattie auto-immuni o epatiche, così come in gravidanza o durante l’allattamento; è necessario consultare uno specialista prima della sua assunzione. Allo stesso modo, il consumo di echinacea, può interagire con alcune sostanze e medicamenti. Per esempio, nel caso del caffè, riduce la capacità abituale del nostro organismo di scomporre la caffeina e riguardo ai medicamenti, rende difficoltosa la sintesi di quelli che vengono eliminati attraverso il fegato. In ogni caso, bisogna evitare di assumerla per un periodo di tempo troppo prolungato.
L’OLIO DI SAN MICHELE

L’Arcangelo San Michele è ricordato per aver difeso la fede in Dio contro le orde di Satana che si ribellarono per non servire Dio, quando lucifero il più bello fra gli angeli creati da Dio disse: “NON SERVIAM” (non servirò) e fu precipitato con gli altri demoni nell’inferno.
San Michele è rappresentato in forma di guerriero, infatti porta una spada. Nel calendario liturgico cattolico si festeggia il 29 settembre, insieme agli altri due Arcangeli San Gabriele e San Raffaele.
Michele è citato nella Bibbia ebraica, nel Libro di Daniele (12,1), come primo dei principi e custode del popolo di Israele.
Nel Nuovo Testamento è definito come arcangelo nella Lettera di Giuda 9, e nell’Apocalisse di Giovanni (12,7-8) San Michele è l’angelo che conduce gli angeli nella battaglia contro il drago, rappresentante il demonio, e lo sconfigge. Esso è implicitamente nominato in Giosuè (Giosuè 5:14-15) e in Zaccaria (Zaccaria 3:2).
Essendo qui chiamato “Angelo Personale del Signore” possiamo ritrovare la sua figura in Genesi 16,7 che rimanda a I Corinzi 10,4 che a sua volta si ricollega a Esodo (3,2 e 23:21) che rimandano ad Isaia (9,5 e 63,9] per poi ritrovarsi in Giudici (2:1) e rivelarsi nel collegamento tra Malachia (3:1) e Marco (1,2) e nel Salmo 106:20 e in Giovanni (1,1).
Secondo la liturgia cristiana, Michele è l’angelo che rivelò l’apocalisse a San Giovanni.
San Michele è considerato il protettore dei poliziotti e viene invocato nella tradizione popolare per difendersi dai nemici, per contrastare il male ed allontanare il diavolo, nonché spezzare le fatture e le stregonerie ed ogni insidia diabolica. Si invoca altresì per trionfare, per tutelare i propri affari, per avere successo in ogni impresa, a San Michele si offrono candele rosse, verdi, color oro, il Cielo in diversi messaggi ci ha invitato ad usarlo durante questi tempi di persecuzione.
Come si prepara
Dal momento che certe erbe sono sotto il dominio di alcuni santi le fragranze di certe essenze hanno il potere, nella tradizione popolare, di attirare specifiche forze spirituali. Nella Bibbia e nei Vangeli ci sono moltissimi riferimenti a questo concetto.
L’Olio di San Michele è uno degli strumenti spirituali che non possono mancare a chi desideri seguire queste pratiche. Si utilizza nelle unzioni delle candele, certamente, nella ritualistica, ma che per ungere se stessi (fronte, cuore, spalla sinistra e spalla destra, come quando si fa il segno della croce).
Per preparare quest’olio si devono utilizzare solamente essenze di alta qualità, non olii sintetici. Questo balsamo si compone di:
- olio essenziale di incenso
- olio essenziale di sandalo
- olio essenziale di garofano,
- olio essenziale di cannella
- olio essenziale di chiodi di garofano.
La fragranza che ne risulta è maschile e calda, molto piacevole.
Secondo la tradizione quest’olio rinforza l’aurea, difende da ogni attacco spirituale, protegge da ogni pericolo. Con questa essenza pura si ungono anche le statue del santo, almeno una volta alla settimana.
Ci si versa qualche goccia sulle mani e dopo averle strofinate si accarezza la statua dalla testa verso il basso. Con questa essenza si può preparare anche l’incenso di San Michele. Occorre mescolare l’olio a dell’incenso rosso e conservarlo naturalmente in un vaso di vetro a chiusura ermetica.
BIBLIOGRAFIA
- Artemisia annua “l’erba magica” (sweet worm wood)
- Sweet Wormwood Uses, Benefits & Dosage – Drugs.com Herbal Database
- Ancient Chinese remedy proves effective against cancer cells
- Piante Che Curano, Piante Proibite. (Articolo+Video)
- Forum Acta Plantarum – Artemisia – La Scheda descrittiva
- Tè di Artemisia annua – una rivoluzione nella storia della medicina tropicale
Rimedi e indicazioni date dal Cielo per affrontare la fine dei tempi

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