C‎ORONA COMPLETA DEL SANTO ROSARIO

La pratica quotidiana dei tre Rosari è uno dei più potenti esorcismi contro il potere del male.

Questi Rosari infatti andrebbero pregati per intero almeno una volta al giorno, per ottenere la protezione della Santissima Vergine Maria, Nostra Madre, contro ogni insidia di ogni sorta di pestilenza e per sconfiggere le forze del male che in questo momento di grande tribolazione si sono scatenate su tutta la terra.

🙏 PATER NOSTER

V. Pater Noster qui es in caelis: sanctificetur nomen tuum;
adveniat regnum tuum; fiat voluntas tua, sicut in caelo et in terra.

R. Panem nostrum quotidianum da nobis hodie; et dimitte nobis debita nostra, sicut et nos dimittimus debitoribus nostris; et ne nos inducas in tentationem, sed libera nos a malo. Amen.

🙏 AVE MARIA

V. Ave Maria, gratia plena, Dominus tecum;
benedicta tu in mulieribus, et benedictus fructus ventris tui, Iesus.

R. Sancta Maria, Mater Dei, ora pro nobis peccatoribus, nunc et in hora mortis nostrae. Amen

🙏 GLORIA PATRI

V. Gloria Patri et Filio et Spiritui Santo,

R. sicut erat in principio, et nunc, et semper, et in saecula swculorum. Amen

🙏 SALVE REGINA

Salve, Regína,
Mater misericórdiae,
vita, dulcédo et spes nostra, salve.
Ad te clamámus,
éxsules filii Evae.
Ad te suspirámus geméntes et flentes
in hac lacrimárum valle.
Eia ergo, advocáta nostra,
illos tuos misericórdes óculos
ad nos convérte.
Et Iesum, benedíctum fructum
ventris tui,
nobis, post hoc exsílium, osténde.
O clemens, o pia, o dulcis Virgo María!

MISTERI GAUDIOSI

da recitare il Lunedì e il Sabato

MISTERI DOLOROSI

da recitare il Martedì e il Venerdì

MISTERI GLORIOSI

da recitare il Mercoledì e la Domenica


Questi primi 3 Rosari vanno pregati per intero ogni giorno.

Tuttavia Anche la recita del 4° Rosario, quello dei “MISTERI LUMINOSI” introdotto dal Pontefice Santo Giovanni Paolo II°, è una pratica fortemente consigliata, visti i tempi di buio spirituale che siamo penosamente costretti a dover attraversare.


MISTERI LUMINOSI

da recitare il Giovedì


Santa Messa votiva a San Giuseppe e Santo Rosario guidati da Don Alessandro Maria Minutella


IMPROBA VITA MORS OPTABILIOR!


La notte del 3 Marzo scorso a partire dalle ore 3:30 si è conclusa la novena per intercedere la protezione del SS. Patriarca San Giuseppe contro la cosiddetta pandemia da coronavirus, con la partecipazione di diverse centinaia di fedeli che sono intervenuti da molte regioni d’Italia, per animare in diretta i misteri del Santo Rosario.

La partecipazione (dalle 500 alle 600 visualizzazioni in diretta ogni notte), può essere definita eccezionale visto l’orario proibitivo delle celebrazioni e l’embargo mediatico totale dell’evento, da parte di tutti quegli organi religiosi che ancora osano definirsi cattolici.

Accomunati al totale disinteresse di tutta quella galassia di canali d’informazione cattolica, se non addirittura mistica, che a parole si dichiarano fortemente critici a questo diabolico smembramento della liturgia.

Ma che poi nei fatti non agevolano, anzi osteggiano, il diffondersi di questi santi cenacoli di preghiera, che restano gli ultimi preziosi fortilizi a difesa di quella autentica e sana dottrina cattolica, custodita, difesa e tramandata nei secoli dai Padri della Chiesa, dai Papi, dai Mistici e dai Santi, lavata, purificata e redenta con il sangue glorioso di tanti Martiri per la Fede.

Tutto questo succede mentre, nel silenzio codardamente asservito di tanti pastori, le porte di tante Chiese, Basiliche e Santuari rimangono inesorabilmente sbarrate al culto per vile paura di contagio.

Parafrasando Friedrich Nietzsche possiamo confermare che per questa generazione depravata “Dio è morto” e che in quei rari e brevi momenti di una sua apparente “labile risurrezione” debba essere obbligato a far deturpare il memoriale del Santo Sacrificio di Suo Figlio sulla Croce, acconsentendo a tali assurde pratiche liturgiche che stanno deturpando il Corpo Mistico della Sua Sposa Divina.

Preti mascherati e guantati con tanto di gel immunizzante che distribuiscono l’Eucaristia con i dispenser a fedeli impauriti rigorosamente sulla mano (guantata s’intende), o che benedicono con la pistola ad acqua o con lo spazzolino del wc, ma che poi lasciano le acquasantiere delle Chiese inesorabilmente asciutte come deserti con tanto di ragnatele a corredo.

Ma il fatto più grave è che queste “malevoli liturgie“, palesemente blasfeme e che gridano abominio al cospetto del Cielo, vengono vergognosamente tollerate, quando non addirittura promosse, da coloro che dovrebbero difendere il deposito della fede e della dottrina fino all’effusione del proprio sangue.

Oggi invece, con un abuso spasmodico di norme igienico sanitarie assurde, di fatto si inibisce una corretta somministrazione della Santa Eucarestia, calpestando il diritto sacrosanto di ogni fedele di ricevere il Corpo di Cristo in ginocchio e/o sulla bocca, che è ciò che la chiesa ha sempre raccomandato, almeno fino a quando non ha dovuto cedere il passo a quelle pratiche simil luterane e stravaganti, pensate e introdotte nel culto cattolico da una corrente sempre più nutrita di eretici, massoni e satanisti che poco a poco hanno insinuato il gelido soffio di satana all’interno di tutte le istituzioni religiose, fino a quella che un tempo fu la cattedra della verità. (cfr. P.P. Leone XIII°)

C’è oggi un urgente bisogno di ritornare a quella sana Dottrina Cattolica che per oltre due millenni la Chiesa ha sempre predicato e praticato anche nei momenti più bui e tribolati del suo pellegrinaggio terreno.

Se infatti un tempo erano i cristiani a convertire il mondo, oggi è VERO L’ESATTO CONTRARIO.

Sono quei lupi di cui parlò il Santo Padre Benedetto XVI° nel suo primo discorso dopo l’insediamento sul trono di Pietro, quelli che oggi razziano e distruggono la fede e la ragione.

Sono quelli che suor Lucia di Fatima chiamava: “i partigiani del diavolo“, è questa brigata di astuti e temibili corsari della fede che oggi sta insidiando l’Amata Sposa di Cristo e sta cercando di condurre all’abisso milioni di anime, povere e umili vittime ignare e innocenti.

Difatti questa pericolosa deriva modernista molto prossima all’eresia, che come l’olio si è diffusa a seguito del Concilio Vaticano II° e che oggi sembra aver preso il sopravvento, sta impunemente razziando il Santo Ovile di Dio con l’intento di prosciugare anche quell’ultimo rivolo di santità che ancora permane nelle anime più semplici e pure, affogandole in una sterile, banale e perniciosa melassa di buonismo ipocrita in cui oggi sguazzano allegramente tanti pastori, che invece di pascere il gregge pensano solo a pascere se stessi. (Ez. 34,1-11)

La fede si spegne, il culto traballa, i valori di tutto quello che di sacro rimane, vengono adulterati affinché si possano adattare al mondo, una falsa dottrina s’impone e ha come unico obiettivo la volontà pertinace e costante di abbattere la Santa Casa di Cristo e condurre le anime nel terribile recinto dell’inferno.

Questo È IL segno tangibile dell’ADEMPIMENTO Inesorabile di tante profezie.

Visto il ripudio oltraggioso dei sacramenti e lo stato pietoso a cui sono stati ridotti tanti luoghi di culto, nei quali, oggi più che mai, ci sarebbe incessante bisogno incessante di preghiera per impetrare la Protezione del Cielo per le nostre tante ferite sia del corpo ma soprattutto dell’anima, i quali invece sono ridotti a refettori, quando non addirittura impietosamente sbarrati alla Misericordia di Dio, alla Grazia Santificante dei Suoi Sacramenti e alla Discesa Vivificante dello Spirito Santo.


In tutta questa babele infernale c’è anche chi non trova di meglio che dire:

“Vaccinarsi, con vaccini autorizzati dalle autorità competenti, è un atto di amore. E contribuire a far sì che la maggior parte della gente si vaccini è un atto di amore. Amore per sé stessi, amore per familiari e amici, amore per tutti i popoli. L’amore è anche sociale e politico, c’è amore sociale e amore politico, è universale, sempre traboccante di piccoli gesti di carità personale capaci di trasformare e migliorare le società.”
(J.M. Bergoglio, videomessaggio ai popoli dell’America Latina)

A mors æterna, libera nos Domine!


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